Commento al Vangelo. Lunedì, 6 Luglio 2020
Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata
Lunedì 6 LUGLIO (Mt 9,18-26)
La donna, che da dodici anni soffriva di perdite di sangue, senza alcuna possibilità di guarigione, sembra viva, mentre in realtà vive di vera morte sociale. La legge la dichiarava impura. Tutto ciò che essa toccava, diveniva impuro: “Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, per sette giorni resterà nell’impurità mestruale; chiunque la toccherà sarà impuro fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua impurità sarà impuro; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà impuro. Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà impuro fino alla sera. Chi toccherà qualunque mobile sul quale lei si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà impuro fino alla sera. Se un oggetto si trova sul letto o su qualche cosa su cui lei si è seduta, chiunque toccherà questo oggetto sarà impuro fino alla sera. Se un uomo ha rapporto intimo con lei, l’impurità viene a contatto con lui: egli resterà impuro per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà resterà impuro. La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo, o che lo abbia più del normale, sarà impura per tutto il tempo del flusso. Ogni oggetto sul quale siederà sarà impuro. Chiunque toccherà quelle cose sarà impuro; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà impuro fino alla sera. Se sarà guarita dal suo flusso, conterà sette giorni e poi sarà pura. L’ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al sacerdote, all’ingresso della tenda del convegno. Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l’altro come olocausto e compirà per lei il rito espiatorio davanti al Signore, per il flusso che la rendeva impura” (Lev 15,19-30). La condizione di questa donna era di grande sconforto. Viveva, ma era come se fosse morta. Dal suo dolore trova una via di salvezza. Se lei riuscirà solo a toccare Cristo Gesù, sarà guarita. Non sarà lei a rendere impuro Cristo Gesù. Sarà Cristo Gesù a renderla pura per sempre. Questa fede viene lodata da Gesù. È una fede sapiente, intelligente, capace di andare oltre la stessa Legge antica. Questa fede chiede sempre Gesù ai suoi discepoli. Una fede capace di andare sempre oltre la lettera della Legge, della Scrittura, del Vangelo.
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
La figlia di Giàiro è morta fisicamente. Ma per Gesù essa sta solo dormendo. Qui è la fede di Gesù che va oltre l’umanamente visibile. In questo Gesù supera la fede della donna. Essa ha visto Cristo Signore non contaminabile dalla sia impurità, capace invece di trasmetterle tutta la sua santità e di guarirla con la sua onnipotenza risanatrice. Gesù vede la morte come sonno e vede se stesso come colui che si accosta alla fanciulla per risvegliarla. Sia la donna che Gesù vedono con gli occhi dello Spirito Santo. Più grande è però la fede di Gesù. Lui deve credere nella sua preghiera, nei suoi poteri divini, nella sua parola di comando per chiedere l’obbedienza ad ogni elemento della creazione. Oggi deve comandare all’anima di ritornare nel corpo della fanciulla e l’anima dovrà obbedire alla sua richiesta. Nel Vangelo secondo Matteo, Giàiro è tolto fuori. Lui è solo all’inizio. Poi tutto appartiene a Gesù Signore. Ora è lui che deve attestare la verità della sua parola. Se la ragazza sta dormendo, dal sonno si può essere svegliati. Lui si accosta alla ragazza, le prende la mano, e senza neanche dire una parola la rialza. Così agendo Gesù si rivela più grande di tutti i profeti venuti prima di Lui. Lo attesta la leggerezza del suo miracolo. Neanche un parola, non un gesto. È stato sufficiente prendere la mano della fanciulla per portarla in vita.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci di fede intelligente, sapiente, ricca di nuove risorse.
Si ringrazia per la concessione movimentoapostolico.it
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