Caricate gli uomini di pesi insopportabili MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2020
MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE (Lc 11,42-46)
Una delle forme di idolatria più sofisticate è prendere il posto di Dio e decidere, nominando il nome di Dio invano e facendo appello ad una presunta autorità da Lui ricevuta, ciò che è bene e ciò che è male per l’uomo. Contro questa idolatria, il Signore aveva dato un comando perfetto ad ogni figlio del suo popolo: “Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. I vostri occhi videro ciò che il Signore fece a Baal-Peor: come il Signore, tuo Dio, abbia sterminato in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor; ma voi che vi manteneste fedeli al Signore, vostro Dio, siete oggi tutti in vita. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?” (Dt 4,1-8). Perché alla Legge del Signore nulla va aggiunto e nulla va tolto? Se si aggiunge non è più la Legge del Signore. Se si toglie, non è più la Legge del Signore.
Il Salmo canta la perfezione divina della Legge del Signore: “La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Anche il tuo servo ne è illuminato, per chi li osserva è grande il profitto. Le inavvertenze, chi le discerne? Assolvimi dai peccati nascosti. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato. Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore” (Sal 19 (18), 8.15). Gesù invece rivela che il suo giogo è dolce e il suo carico leggero: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero” (Mt 11,28-30). Chi può conservare la Legge del Signore nella sua purezza di perfezione e di soavità? Solo chi abita nello Spirito Santo. È lo Spirito Santo la verità della Legge ed è Lui che ce la dona, se noi glielo chiediamo con cuore umile, puro, mite, casto, libero dal peccato.
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Quando si parla di rigidità della Legge, mai si potrà parlare della Legge di Dio. Rigida è la legge degli uomini data in nome di Dio. Chi è nello Spirito Santo mai dirà che la Legge del Signore è rigida. È Legge della Sapienza e Intelligenza eterna. Chi è nello Spirito Santo neanche applica la Legge di Dio in modo rigido. La applicherà sempre mosso e condotto dallo sua divina sapienza e intelligenza. È nello Spirito di Dio chi è nella Legge di Cristo Gesù. Chi obbedisce alla Legge, sa cosa è la Legge e come essa va insegnata. Chi non è nella Legge, chi non obbedisce ad essa, né conosce la Legge né sa come bisogna insegnarla. Sempre caricherà gli uomini di pesi insopportabili.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci devoti e fedeli osservanti della Legge di Cristo.
Commento al Vangelo estratto dai Homily Voice. – Mons. Costantino Di Bruno
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