Darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono! GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2020
GIOVEDÌ 8 OTTOBRE (Lc 11,5-13)
Salomone chiede a Dio il dono della Sapienza, perché sa che con essa potrà governare da vero re. Dio è assistito dalla sua Sapienza e fa bene ogni cosa. Anche lui, re del popolo del Signore, sarà assistito dalla Sapienza e potrà fare bene ogni cosa. “Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L’altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare? Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza e l’intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. La radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? Uno solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. Il Signore stesso ha creato la sapienza, l’ha vista e l’ha misurata, l’ha effusa su tutte le sue opere, a ogni mortale l’ha donata con generosità, l’ha elargita a quelli che lo amano. L’amore del Signore è sapienza che dà gloria, a quanti egli appare, la dona perché lo contemplino”. La Sapienza non è però un dono statico. È dinamico. Nella sapienza si deve crescere giorno per giorno.
“Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d’esultanza. Il timore del Signore allieta il cuore, dà gioia, diletto e lunga vita. Il timore del Signore è dono del Signore, esso conduce sui sentieri dell’amore. Chi teme il Signore avrà un esito felice, nel giorno della sua morte sarà benedetto. Principio di sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. Ha posto il suo nido tra gli uomini con fondamenta eterne, abiterà fedelmente con i loro discendenti. Pienezza di sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri fedeli. Riempirà loro la casa di beni desiderabili e le dispense dei suoi prodotti. Corona di sapienza è il timore del Signore; essa fa fiorire pace e buona salute. L’una e l’altra sono doni di Dio per la pace e si estende il vanto per coloro che lo amano. Egli ha visto e misurato la sapienza, ha fatto piovere scienza e conoscenza intelligente, ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. Radice di sapienza è temere il Signore, i suoi rami sono abbondanza di giorni. Il timore del Signore tiene lontani i peccati, chi vi persevera respinge ogni moto di collera” (Sir 1,1-21). La Sapienza fa vedere l’uomo con gli stessi occhi di Dio, volere con la volontà di Dio, amare con il cuore di Dio, pensare con i pensieri di Dio, desiderare con i desideri di Dio. Con la Sapienza si affida a Dio il timone della nostra vita perché la conduca affinché essa possa realizzare il mistero che Lui ha scritto in essa.
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Perché Gesù vuole che si chieda al Padre lo Spirito Santo? Perché la Sapienza è solo una della attività dello Spirito del Signore. Assieme alla Sapienza, vi sono anche Intelletto, Consiglio, Fortezza, Conoscenza, Pietà e Timore del Signore. Con la pienezza dello Spirito in noi, la nostra vita sarà tutta secondo la volontà del Padre in ogni sua manifestazione. Lo Spirito però va sempre ravvivato. Il Padre lo dona. Cristo Gesù lo versa su di noi come fiume di acqua viva. Spetta però a chi lo riceve farlo crescere nel suo cuore, perché produca ogni suo frutto, e i frutti dello Spirito li conosciamo: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Chi è senza lo Spirito, mai potrà produrre questi doni. Produrrà solo vizi.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano sia governato dallo Spirito Santo.
Commento al Vangelo estratto dai Homily Voice. – Mons. Costantino Di Bruno
Lascia un commento