E li mandò ad annunciare il regno di Dio MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2020
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE (Lc 9,1-6)
Cristo Gesù è via e fine del regno. Si ascolta la sua Parola, si obbedisce ad essa, si diviene un solo corpo con Lui, ci si nutre del suo corpo e del suo sangue, si vive in Lui, per Lui, con Lui da veri figli del Padre, guidati e mossi dallo Spirito Santo, si cammina verso la gloria eterna. Chi obbedisce alla sua volontà, che è volontà del Padre, opera frutti di salvezza e di redenzione. Chi ignora il suo comandamento, o non crede in esso, o lo disattende, o pensa altre vie, sappia che mai una sola anima per lui entrerà nel regno di Dio e gusterà la gioia eterna del Paradiso. Quanto Gesù dice è verità universale, immutabile, vale per ogni tempo e ogni luogo: “Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno»” (Gv 6,53-58). “Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»” (Mt 28,18-20). Dove non c’è battesimo, non c’è regno di Dio. Deve non c’è Eucaristia mai si potrà vivere in Cristo, con Cristo, per Cristo, secondo tutta la verità cui conduce lo Spirito Santo. Tutto è dal comando e nel comando di Cristo Gesù.
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Quanto vale per Cristo Signore, vale anche per il suo corpo che è la Chiesa. Oggi è la Chiesa via e fine del regno. San Paolo, sapendo questa verità, esorta Timoteo a dedicarsi con ogni cura, diligenza, carità, forza nell’annunzio della Parola: “Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero” (2Tm 3,14-4,5). Urge operare una necessaria distinzione.
Che Dio il Signore possa operare la salvezza di ogni uomo per vie misteriose, nascoste, segrete, che solo Lui conosce, è verità che riguarda Lui e non noi. A noi invece riguarda obbedire ad ogni suo comando. La sua Parola non è a votazione di maggioranza. Il suo Comando non è sottoposto alla legge della modifica o del cambiamento. La salvezza di apostoli, ministri della Parola, evangelizzatori, missionari è dall’obbedienza al comando ricevuto. Questo appartiene ai figli della Chiesa. Lasciamo a Dio quello che è di Dio. Diamo alla Chiesa ciò che è della Chiesa.
Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci una perfetta obbedienza al Comando di Gesù.
Si ringrazia per la concessione movimentoapostolico.it
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