Un nemico ha fatto questo! DOMENICA 19 LUGLIO 2020
DOMENICA 19 LUGLIO (Mt 13,24-43)
Per comprendere la parabola della zizzania, ci lasceremo aiutare dalla narrazione della semina della prima zizzania nel campo di Dio: “Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture” (Gen 3,1-7). Il grano seminato da Dio nel suo campo era oltremodo perfetto. Viene il nemico e lo trasforma in erba cattiva. La donna e l’uomo, trasformati dalla disobbedienza, non sono più gli stessi. Sono creature assai diverse. Dall’immagine di Dio ora sono un riflesso delle tenebre di Satana.
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”». Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Finché sole e luna brilleranno nei cieli, sempre Satana verrà e seminerà la sua zizzania nel campo della Chiesa, che è il corpo di Cristo. Non ci sarà comunità sulla terra nella quale lui non seminerà la sua erba cattiva. Pensare a comunità di soli puri, catari, santi è grande stoltezza. Sempre la Chiesa è stata composta di santi e di peccatori. Anche nel collegio apostolico scelto da Gesù Satana ha seminato la zizzania. Buon grano e zizzania dovranno crescere insieme. Questo forse significa arrendersi al male? Nient’affatto. Significa invece che ogni discepolo di Gesù è chiamato a porre ogni attenzione perché Satana non lo trasformi in zizzania, così come ha fatto con la prima donna e il primo uomo. A nulla serve iniziare come buon grano. Si deve perseverare fino al momento della mietitura. Al momento della morte, se saremo trovati buon grano, entreremo nel regno eterno di Dio. Se invece saremo zizzania, per noi ci sarà il fuoco eterno ad attenderci, nel quale bruceremo senza mai consumarci.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che noi perseveriamo nel Vangelo sino alla fine.
Si ringrazia per la concessione movimentoapostolico.it
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